Giochi da tavolo e DSA:

Giochi da tavolo e DSA:

Ringrazio @smolder_xx per avermi taggato qualche giorno fa nelle storie, condividendomi questo post “Fai click qui” e chiedendomi la mia esperienza a riguardo.

Ecco, anch’io posso dire che mi sono sempre piaciuti i giochi da tavola, seppur come spiegherò in un post dedicato mi stancano un sacco, ma… Quando si gioca con qualcuno al di fuori della normalità, come appunto durante le vacanze di natale, capodanno, con parenti che altrimenti magari non staresti a giocare, amici di famigliari bisogna prima di iniziare concordare le regole e modalità di gioco tutti insieme, perchè dal tronde anche se un gioco ha le sue regole si modificano sempre un po’ e si adattano ai giocatori, così come quando magari sul tavolo si può trovare na scatola mai vista prima e quindi ci si trova davanti un vero e proprio gioco nuovo.

Ecco che allora inizia la difficoltà, spesso i normolettori (i così detti “non dislessici”) tendono a spiegare le regole velocissime, in modo complicato, con una logica da “non dislessico” come piace dire a me.

Risultato? Ascolto, ma… non ci ho capito assolutamente nulla, suona tutto a vuoto, come se fosse un’altra lingua.

Tanti sono i passaggi, le regole da ricordare ma… se non mi viene dato il tempo di percepirle, elaborarle e poi immagazinarle nella mia testa, resto ferma lì, immobile, con una faccia perplessa e quando inizia il gioco è come se non mi fosse stato spiegato proprio nulla, perchè sì non ho capito proprio nulla.

Cosa succede di solito se si chiede di ripetere? Che te lo ripetono ancora più veloce, perchè il tempo è prezioso, bisogna iniziare a giocare, sì okay ma… quindi come si gioca?!

Ricordo che da piccola spesso mi limitavo a guardare gli altri giocare, ma… anche guardando, se i passaggi sono veloci, spiegati con la logica da “non dislessico”, cosa posso capirci?

A volte facevo da aiutante, io muovevo le pedine, distribuivo i gettoni e cose così, ma tutto guidato e assistito dall’altro, perchè era troppo complicato capire come si giocava.

E se qualcuno, come mamma e papà me lo provavano a spiegare? Tutti iniziavano a sbuffare perchè “eh ma non capisce mai”, “eh ma così perdiamo tempo”, e invece a me serviva quel tempo.

Solo negli utilimi anni, dopo aver lavorato tanto sul concetto di “noi DSA abbiamo bisogno di tempo e spiegazioni più lente perchè dobbiamo capire cosa state dicendo ed elaborare il tutto” è andata un po’ meglio, ma anche qui dipende molto con chi sto andando a giocare… Sicuramente non posso dire che è con tutti così…

Un po’ come quelle volte che invece viene scelto un gioco dove io faccio tremendamente tanta fatica e decido di utilizzare degli strumenti compensativi, per poter giocare con i tempi degli altri, per divertirmi anche a me, ecco che qualcuno sbuffa “sempre la solita”, “non puoi giocare normale?”, ecc…

Ma ora qualcuno mi dirà, Vale ma scusa, quali strumenti compensativi vuoi usare nei giochi da tavola?

Beh, nel monopoli ad esempio uso la calcolatrice e un foglio di brutta per segnarmi le cose da ricordare, visto che altrimenti non le ricorderei, nella tombola utilizzo la tombola digitale o quella che mi sono costruita (lascio il link qui), ecc…

Ecco come allora un semplice gioco da tavolo può diventare fonte di frustrazione, difficoltà e tanto altro.

Questo non succede però solo durante le feste, succede anche in classe, nei momenti di svago tra gli amici ecc…

Risultato? Spesso a fine gioco sono esausta, a metà gioco inizio a distrarmi, a sentirmi irrequeta e il bisogno di staccare.

Quindi cari normolettori, aiutateci a capire queste regole, dateci il tempo di capire i passaggi, spiegateceli in modo semplice e avvicinatevi al nostro modo di pensare, in modo da farci capire, grazie.

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