Quanto fa 59+97=?

Quanto fa 59+97=?

@la_dislessia risponde: Parto da l numero 59 e aggiungo 1 per arrivare a 60. So che questo 1 lo devo togliere dal 97..che quindi deve diventare 96. Quindi ora, devo fare 96+60… 6+0= 6 lo tengo in memoria… Riprendo l’operazione… 96+60.. Quindi 9+6… Siccome non lo so fare , devo scomporre e modificare.. il 9 è composto da 6+3 quindi posso fare 6+6 che so in automatico che fa 12 e poi aggiungo il 3… 2+3 =5 ricordo di avere ancora l’1 in sospeso e quindi diventa 15.. Ritorno all’operazione ricordando (a fatica) i numeri… 59+97.. Ricordo di aver l itrasformati in 60+96…di aver un 15 e un 6, metto questi ultimi gli uni vicino agli altri e… Fa 156! Per me eseguire tutti questi passaggi è fondamentale altrimenti non riuscirei a risolvere l’operazione.. Mi suonerebbe completamente a vuoto.

@ndcafe_ risponde: So che un numero che si trova ad un “passo” dall’aumentare la quantità della sua cifra (per intenderci da 9 a 10, da 90 a 100 etc..) e quindi può essere scritto nella forma 9*k con k=10^n con k ed n naturali. Ora, stabilita quale sia la base di partenza, sommo 9*k + x con x = 10 – a Faccio questo passaggio affinché possa ottenere una cifra con soli zeri (ossia “piena”) poiché più facile da calcolare. A questo punto, sapendo che mi sono concesso di aggiungere un totale di 10, dovrò successivamente andarli a togliere. Prima di farlo però sommerò quel risultato con il valore che mi era stato chiesto di sommare inizialmente. Una volta fatto ciò, sottrarrò nuovamente 10 (in modo da non alterare il risultato) e aggiungerò il valore di a che inizialmente avevamo tolto dal 10 per ottenere una cifra piena. In questo modo otterrò nuovamente una cifra tonda da addizionare e potrò dunque dire quanto fa la somma finale.
E’ un problema che risolvo visivamente, ma nella mia testa questi passaggi sono banali e non devo nemmeno sforzarmi di pensarli. Invece contare, seguire una formula predefinita e tenerli a mente mi risulta contro-intuitivo e laborioso.

Il nostro confronto evidenzia come all’interno dei DSA sia possibile riscontrare una varietà non indifferente di pensiero laterale e di approccio al problem solving. Se palesiamo così tanta differenza per una semplice operazione, appare dunque evidente come vadano personalizzati i metodi di studio, le lezioni offerte e gli strumenti compensativi, anziché ricondurli tutti allo stesso punto d’incontro.

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