CORO E DISLESSIA:

CORO E DISLESSIA:

Qualche settimana fa, parlando con @giulianabrigano mi si è sbloccato un ricordo, ovvero?

In terza media un mio desiderio era cantare, mi rilassava, mi faceva sognare e sentire più vicina al mio idolo.

La musica per molti anni (e forse ancora) mi ha trasmesso davvero tanto, aiutandomi anche a superare tutti quei momenti no, come bullismo, momenti di ansia incontrollabile, forte situazioni di stress, ecc…

Parlandone con i miei genitori, mi hanno così iscritto al coro della scuola.

Inizialmente ero felice ma a poco a poco notai alcune difficoltà,che poi quando mi riscrissi al coro anche alle superiori (lo feci per il primo anno poi non riuscivo più a gestire studio e canto e lasciai stare) me le portai sotto braccio.

Quali erano?

Inanzi tutto, una difficoltà era legata alla timidezza, alla paura di essere giudicata dagli altri compagni. Dal tronde, qualsiasi cosa facevo mi giudicavano e criticavano perché in quella circostanza non dovevano? Quindi, per me era difficile cantare serena, avevo sempre paura che mi sentissero, e quindi cantavo piano, quasi sotto voce.

Un’altra difficoltà che è strettamente collegata alla dislessia era leggere dai fogli con i testi delle canzoni. Spesso durante l’arco del pomeriggio ci venivano consegnati fogli con nuovi brani che dovevamo provare, per me era difficile però, spesso i testi erano scritti in caratteri non facili da leggere, lettere appiccicate, poco spazio tra parole e righe, e… bisognava leggere veloce!

Io ancora non ero in grado di leggere veloce, avevo una lettura molto lenta e irregolare, incerta, facevo tanti errori… E di certo non sarei riuscita a leggere il testo a primo impatto veloce, per lo più se in tedesco o inglese…

Come facevo? Beh… A dire la verità lì per lì, improvvisavo, muovevo la bocca, facevo finta di leggere e cantare e seguire il ritmo, di tanto intanto mi sfidavo a provare a leggere più parole possibili ma… Quando ne leggevo una gli altri erano già tre righe più sotto…

Presa dalla frustrazione e anche dal disagio, a casa iniziai a riscrivermi i testi, si esatto mi copiavo lettera per lettera, ogni singola parola del testo. Poi lo stampavo e iniziavo a disegnare le bolle sulle parole (ricordi le famose bolle di cui parlo tanto? Avevo iniziato alle medie…). Poi evidenziavo con i colori le parti di parole che sapevo di dover prestare più attenzione perché magari più difficili o più confondibili, così come le lettere che confondevo o avevo difficoltà a leggere.

Mi allenavo poi a casa, leggevo, rileggevo quel testo, fino a quando ormai mi entrava in testa, ero pronta, lo sapevo leggere anch’io! 1..2.. lezioni e poi puff ci risiamo, si rinizia!

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