Il dado:

Il dado:

Oggi voglio provare a spiegarti come vedo/leggo il dado.

Parto con dire, per me è sempre stata una cosa complicata, che mi richiede energia e tanto impegno.

Questo perchè per me NON è una cosa immediata capire quanti pallini ci sono, è come se quando guardo le facce del dado esse fossero scritte in un linguaggio per me indecifrabile, sconoscito, e devo impiegare diversi secondi (tempo maggiore rispetto ai normolettori) per riuscire a “tradurre” quando vedo, è come se vedo l’immagine, la fisso, la metto a fuoco, la elaboro, fermo i pallini che continuano a voler cambiare di posto, scambiandosi o spostandosi, la traduco in un pensiero per me “comprensibile”, la elaboro, li conto e… ecco, ci sono devo andare avandi di x (numero variabile) posti.

Qui sotto provo a mostrarti visibilmente i passaggi e procedimenti che avvengono nella mia testa.

Questo ovviamente non succede solo per il 3 ma per tutti i numeri ad eccezzione del 1.

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