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Oggi voglio dedicare uno post a tutti quegli amici che stanno al nostro fianco ogni giorno, non solo supportandoci ma anche aiutandoci e facendoci sentire inclusi.

Quegli amici che sanno che tu non distingui velocemente destra e sinistra e invece che dirti “gira a destra” ti dicono “gira verso il fiume” oppure ti toccano il braccio perché sanno che per te tutto questo è meno faticoso, ti crea meno difficoltà rispetto alla parola “destra o sinistra”.

Tutti quegli amici che passano le ore ad affinacarti nello studio, sostenendoti, cercando mille modi per aiutarti e ti ripetono fino allo sfinimento che ce ma farai, perché sono i primi a credere in te.

Tutti quegli amici che, non ti fanno sentire diverso, non fanno pesare le tue difficoltà e necessità ma anzi, le compensano insieme a te e trovano mille strategie per farti sentire alla pari.

Tutti quegli amici che non si sostituiscono a te, non si arrabbiano e non si stufano mai.

Tutti quegli amici che, non ti vedono come “il diverso” o “il difettoso” o “il malato”, ti vedono come amico, come te persona con le tue caratteristiche e ne fanno una risorsa, una cosa bella.