I numeri – Come li vedo/percepisco io?

I numeri – Come li vedo/percepisco io?

Con suggerimento di @quella_nuova oggi voglio provare a mostrarti perché per me, per noi, può essere la scrittura così come la lettura dei numeri un’attività complessa, che richiede tempo, fatica, energia.

Prenderò come riferimento le unità dall’1 al 9. Proverò a mostrarti perché sopratutto da piccoli, ma ti assicuro può succedere anche da grande, le similitudini che possono avere numeri e lettere, diventano un tranello, una “tortura”

Visto che siamo nel periodi di carnevale potremmo dire che ai numeri piace mascherarsi?

Osserva i numeri qui sotto:

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Cosa ti viene in mente? Ne vedi di simili? A chi possono assomigliare?

Prendiamone uno alla volta e analizziamoli insieme. Per ogni numero troverai una rappresentazione grafica, così che potrai vederli come li vedo io e una spiegazione del perché per me sono simili o confondibili.

Prendiamo l’1.. a cosa assomiglia? Alla I (i maiuscola)

sono diversi vero? Ma se io tolgo la parte rossa…

diventano uguali… essendo che il mio occhio, la mia attenzione, va prima sulla parte bassa (come nell’immagine sopra) possono per me sembrare lo stesso disegno, lo stesso grafema, ciò mi costringe a guardare più attentamente e divento di conseguenza più lenta, se sono più stanca o devo scrivere veloce (magari sotto dettatura o copiatura) li posso confondere o scrivere in maniera non totalmente corretta.

Prendiamo ora il 2, a chi assomiglia? Alla Z….

Anche con loro, tendo a guardare la parte sotto, la parte uguale e succede proprio come l’1 e la I, li posso andare a confondere.

Ora che hai capito il procedimento… Prendiamo il 3 e la E…

Lo so, ora stai pensando “ma sono diversi.. cosa c’è di confondibile?” ecco… sia il 3 che la E hanno 3 gambe, 2 spazi.. e siccome io prima di leggere guardo l’immagine, possono creare in me un momento di confusione, una sorta di “STOP”.

Prendiamo il 4 e la A…

Anche qui, tendo a guardare il disegno, questa volta, a differenza del 1 e il 2 la prima cosa che richiama la mia attenzione è la parte superiore, anziché inferiore, la parte simile… Se si tolgono le gambe al 4 e alla A… sono uguali… entrambi un triangolo… anche se posto in angolature diverse.. ma è un triangolo…

Prendiamo ora il 5 e la S…

Qui a differenza del 4 e la A, trono a guardare la parte inferiore, la parte bassa, e ecco di nuovo il momento “stop” e di confusione.

Prendiamo il 6 e il 9… sono lettere speculari, qui guardo prima i cerchi e poi la “righetta” da che lato è, dove “guarda”.

Ma, il 6 può essere anche confuso con la G …. anche qui guardo inizialmente la gambetta, sono leggermente inclinate diverse, ma non me ne accorgo subito… poi guardo la parte bassa, entrambe hanno una panciotta… una linea nella parte centrale… poi guardando più attentamente e prestando più attenzione le differenzio. Ma, anche qui ho impiegato più tempo ed energia rispetto a un normolettore.

Prendiamo il 7 e la T..

Anche qui, per prima cosa guardo la parte alta, due linee orizzontali, vedo poi due linee verticali, non subito mi accorgo che c’è una delle due linee obliqua rispetto all’altra. Ecco che allora impiego più tempo e fatica.

Prendiamo l’ultimo numero, l’8 e la B…

Come succede per il 3 e la E, la prima cosa che guardo sono le pance, 2 pance entrambi… Ecco allora che devo prestare più attenzione e guardare le linee che la formano.

Il 9 lo abbiamo già visto con il 6 ma… in realtà può essere confuso anche con la q… perché il nove può essere fatto anche senza la gambetta finale…. Così…

Ora.. lo so che stai pensando, ma come hai scritto male.. non potevi disegnarlo sul foglio o impegnarti di più? Ti dico che hai ragione ma… in realtà è una scelta, è voluto, perché è vero, non sono disgrafica o meglio non ufficialmente… anche se ogni tanto, sopratutto quando sono più stanca tendo a cadere nel tranello e le mie strategie di compensazione tendono a “svanire”, la mia dislessia si fa più presente, prende il controllo (la maggiore probabilità che vado a confondermi nella lettura) e la scrittura si “imbruttisce” , diventa più confusa. Ho anche pensato a tutti i bimbi, ragazzi e adulti che hanno una diagnosi di disgrafia e ho pensato “se per me è così facile confondermi, nonostante scriva abbastanza bene, chi sa per loro quanto è difficile…”.

Ci avevi mai pensato?

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