Ristorante e DSA – pt. 2:

Ristorante e DSA – pt. 2:

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Spesso al ristorante troviamo menù scritti in corsivo, font piccoli e sottili, con lettere molto appiccicate tra loro, poco spazio tra le righe… Tutto ciò è elegante, raffinato, carino esteticamente ma…. Per noi diventa un grande ostacolo.

Diventa difficile, stancante e frustrante leggerlo. Le lettere danzano sul foglio, disegnano un vortice, saltano da una riga all’altra.. Mettiamo anche che come succede spesso c’è molto rumore di sottofondo, luci, canzoni, brusi, voci, rumori di piatti e movimenti, gente che va e viene, bambini che fanno cadere le posate, cani che si muovono sotto i tavoli, camerieri che corrono avanti indietro, qualsiasi tipo di distrazione, ed ecco allora che oltre fare una fatica immensa a leggere e comprendere, ci si mette anche l’attenzione. E quello che potresti leggere una volta la devi leggere infinite volte perchè è come leggere a vuoto.

Aggiungiamo poi l’ansia che arrivi la cameriera a chiederti cosa hai scelto, ma tu sai di essere ancora alla prima pagina alla disperata ricerca di decodificare ciò che hai davanti a te, cerchi di leggere più veloce ma… Il risultato? Fai più errori, ti stanchi ancora di più e ovviamente comprendi e memorizzi quanto stai leggendo ancor meno.

Da piccola ( a volte lo faccio ancora) chiedevo sempre ai miei genitori o chi era con me di leggermi il menù, proprio per questi motivi. Inizialmente facevamo che me lo leggevano tutto, ma poi abbiamo capito che non era una buona soluzione perché la mia memoria aggiunta al fattore dell’attenzione e della concentrazione era come segnare un goal senza portiere, non aveva senso. Ascoltavo, ma 2 piatti dopo mi dimenticavo cosa avevo ascoltato prima….

Siamo allora passati a fare una selezione, primi piatti? Secondi piatti? Pizza? E dopo aver deciso la categoria ascoltavo le varie proposte.

Spesso se andavamo fuori a mangiare con parenti o amici mi sentivo dire “ma non sei grande abbastanza per leggetelo da sola?” e io avrei tanto voluto rispondere “se ci riuscissi….” sopratutto in quei locali dove il menu era scritto in un corsivo a mano…. Inizialmente rispondevo, spiegando la difficoltà, lo facevo già da piccolina, anche prima della diagnosi, sembrava che capissero ma poi… La volta dopo, “non pensi che sei grande abbastanza per leggetelo da sola?” oppure “pensi di farti leggere il menu per tutta la vita?” e qui avrei voluto rispondere “si”.

Tutto cambiava e cambia, se il menu invece è ad alta leggibilità, In questo caso certo il menu me lo leggo da sola.

Cambia anche se nel menu ci sono le foto dei piatti, li guardo e seleziono cosa voglio mangiare solo dalle immagini, sono per me una via ancora più accessibile, veloce, chiara e immediata.

Per non parlare poi dei menu digitali, quelli sui tablet, è raro trovarli, sopratutto in Italia ma mi piacciono un sacco perché puoi selezionare tu la grandezza e il font, se schiacci poi sulle parole compaiono le foto o le immagini stilizzate di piatti ed ingredienti.

A tal proposito vi racconto che l’altro giorno sono stata con la mia famiglia in un nuovo ristorante e qui c’era sia il menù cartaceo scritto con font ad alta leggibilità, che un codice QR da scanerizzare, che ti apriva poi il menu digitale e lo potevi anche ascoltare! Vicino agli ingredienti c’erano delle immagini stilizzate che ti facevano capire gli ingredienti utilizzati, le foto dei piatti e il tutto anche questo ad alta leggibilità. L’ho trovato molto inclusivo ed è stata una di quelle poche volte in cui mi sono letta da sola il menu, in assoluta tranquillità, finendo prima che arrivasse la cameriera! Questo vale anche per mio fratello, che anche lui DSA, con maggiori difficoltà rispetto a me, se di solito ci devono leggere gli altri qui ci siamo arrangiati!

Potete immaginare la nostra gioia e quanto questo possa fare bene per la nostra autostima!

Chiaro perché dico che la dislessia non è solo scuola?

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