Cosa cambia?

Cosa cambia?

Ieri giocando con mio fratello, ci siamo imbattuti in una nuova scoperta.


Cioè?


Ecco, se il numero con le dita viene rappresentato nel modo tradizionale, la decodifica è immediata, certo ormai ci siamo abituati a vederlo rappresentato così, ma.. se invece… le dita cambiano posto…. Ecco che inizia a complicarsi la faccenda.

Vediamo un esempio, se devo rappresentare il numero 2 con le dita lo posso fare in diversi modi, ovvero:

E da qui potremmo ancora continuare… potrebbe essere appresentato solo con pollice e mignolo alzati, anulare e medio, anulare e indice, mignolo e indice…

E quindi?

Ecco che se mi viene presenta una mano come nella penultima foto a primo impatto, alla domanda “quanto fa?” rispondere “3” non 2, questo perchè sono abituata che devo contare le dita alzate, non quelle “chiuse”. Così come, nell’ultima immagine mi verrebbe da rispondere “5” perchè sono abituata che se vedo il mignolo e l’anulare su, viene rappresentato il 5… non il 2…

Vediamo un’altro esempio…

Se mi vengono mostrate le dita delle mani come nell’immagine qui sotto…

Alla domanda “quanto fa?” risponderei “8”, questo perchè sono abituata a vedere l’otto rappresentato così:

Prima di rispondere però capisco che non è la risposta corretta, perchè mi riesco ad autocorreggere (probabilmente da piccola non ne sarei stata in grado) e allora immagino che le dita si spostano, si avvicinano, si spostano ai loro posti ed ecco che nel mentre che si riordinano e “tornano” ai loro vecchi posti capisco che è 3 e 3 e quindi faccio l’operazione 3+3 = 6, tutte le dita ora le immagino al posto corretto e ho la conferma fa 6! Rispondo 6 .

Tutto questo è un processo che avviene velocemente nella mia testa, ma che è estremamente necessario.

E per te, cambia se il numero viene rappresentato in un mdo oppure in un’altro? Ci hai mai pensato?

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